L’affetto di Napoli per Papa Francesco, un legame che va oltre la fede, si è manifestato ancora una volta attraverso le parole e i ricordi degli artisti della città. Figure come Gigi D’Alessio, Rocco Hunt e Clementino hanno condiviso aneddoti personali, sottolineando l’umanità e l’ispirazione che il Pontefice ha trasmesso. D’Alessio ha ricordato come Francesco lo abbia incoraggiato a creare musica che toccasse il cuore delle persone, mentre Hunt ha evidenziato il suo sostegno all’uso del rap come strumento di comunicazione positiva. Clementino ha apprezzato la capacità del Papa di connettersi con la gente comune, un tratto che ha lasciato un’impronta profonda.
Vincenzo Salemme, Marisa Laurito e Massimo Ranieri hanno espresso la loro commozione attraverso messaggi e ricordi condivisi sui social media. Salemme ha elogiato la capacità di Francesco di parlare al cuore delle persone, specialmente a coloro che si sentivano distanti dalla Chiesa. Laurito ha sottolineato la sua apertura e la sua capacità di dare voce agli emarginati, mentre Ranieri ha condiviso un video di un’esibizione personale per il Papa, un ricordo indelebile. Enzo Avitabile ed Edoardo Bennato hanno riflettuto sulla spiritualità e sulla speranza che Francesco ha incarnato, richiamando le sue parole sulla fragilità umana e sulla necessità di solidarietà.
Lina Sastri ha offerto un racconto toccante del suo incontro con Francesco durante la sua prima Via Crucis, descrivendo la sua gentilezza e il suo apprezzamento per la sua voce. La sua esperienza, unita al ricordo delle letture sacre per Giovanni Paolo II, ha evidenziato il privilegio di aver incontrato due figure spirituali di tale statura. Le testimonianze di questi artisti napoletani riflettono un sentimento condiviso di gratitudine e ammirazione per un uomo che ha saputo toccare le corde più profonde dell’anima, lasciando un’eredità di umanità e compassione.