Un centimetro ha fatto la differenza tra un brutto spavento e una tragedia. Un bambino di tre anni è rimasto ferito nel quartiere collinare Arenella di Napoli, colpito dal distacco improvviso di un palo della segnaletica stradale. L’asta metallica, con l’intero cartello di divieto di sosta e fermata ancora fissato, si è staccata dalla base e ha centrato il piccolo alla spalla, evitando per un puro caso di abbattersi sulla sua testa. L’incidente, avvenuto mercoledì mattina in via Ugo Palermo, nei pressi di piazza Muzii, ha riacceso con forza i riflettori sulla precaria condizione dell’arredo urbano e della segnaletica cittadina, un tema da tempo al centro di preoccupazioni e segnalazioni.
Il bambino, che si trovava in strada con la madre, è stato immediatamente soccorso dai passanti, che hanno allertato il 118 e cercato di tranquillizzare la donna. Dopo le prime cure sul posto, il piccolo è stato trasportato all’ospedale pediatrico Santobono, dove fortunatamente è stato dimesso poche ore dopo con una prognosi di soli tre giorni per escoriazioni. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la polizia municipale, coordinata dal comandante Ciro Esposito, che ha messo in sicurezza l’area, provvedendo alla rimozione del palo divelto e dei pericolosi residui metallici con l’ausilio della Protezione Civile.
L’episodio ha immediatamente innescato richieste di controlli urgenti sulla manutenzione dell’arredo urbano e della segnaletica stradale. Il deputato Francesco Emilio Borrelli e Rino Nasti, capogruppo di Europa Verde nella V Municipalità, hanno puntato il dito contro l’evidente stato di degrado e ossidazione di un altro cartellone rimosso nella stessa zona. Entrambi hanno sollecitato un “intervento urgente di verifica di tutti i pali della segnaletica e pubblicitari che presentano spesso corrosione alla base derivanti da agenti atmosferici nonché da deiezioni urinarie”, sottolineando l’importanza della manutenzione ordinaria. Hanno inoltre ricordato un recente episodio simile, avvenuto domenica vicino piazza Arenella, dove il cedimento di una panchina in ferro aveva causato lievi ferite ad alcuni ragazzi seduti. La memoria di tragici eventi passati, come la morte di Fabiola Di Capua, Cristina Alongi, Salvatore Giordano, Rosario Padolino e Chiara Jaconis, tutti vittime di crolli di elementi urbani fatiscenti, rende ancora più urgente un’azione concreta per garantire la sicurezza dei cittadini.