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La nota del gruppo ‘Il Sannio che tifa Napoli’: ‘A Benevento ci è stato impedito di festeggiare lo scudetto’ – NTR24.TV

La nota del gruppo ‘Il Sannio che tifa Napoli’: ‘A Benevento ci è stato impedito di festeggiare lo scudetto’ – NTR24.TV


“Ieri sera a Benevento ai tifosi del Napoli è stato letteralmente impedito di festeggiare la vittoria dello scudetto”. Inizia così la nota stampa firmata dal gruppo facebook “Il Sannio che tifa Napoli”.

“E non ci riferiamo – aggiunge la nota – agli appelli alla sobrietà che qualcuno ha diramato per evitare eventuali eccessi richiamando al rispetto per una giovane vita spezzata. Ma all’atteggiamento minaccioso e aggressivo di una gang di individui che a piazza Risorgimento, luogo in cui si riuniscono gli sportivi in simili circostanze, ha offeso e costretto persone civili, donne e bambini, a non poter nemmeno sventolare in silenzio le bandiere, a farsi da parte perché era morto “u cumpagno nuostro”, a tornarsene a casa con le buone o con le cattive. Ci risulta anche che siano state chiamate le forze dell’ordine, che però non sono intervenute. Questo succede a Benevento e non intendiamo farlo passare sotto silenzio”.

“Tutti – prosegue la nota – siamo dispiaciuti per il giovane defunto, ma il lutto è qualcosa di personale, non può essere imposto con provocazioni e minacce! Ciascuno di noi ha vissuto lutti e talvolta tragedie, ma è anche consapevole del fatto che un giorno può essere triste per noi e allegro per altri, e viceversa. E se si è tristi si sta in disparte con il proprio dolore, non si esce in gruppo minacciando e imponendolo agli altri con offese e intimidazioni. E poi, i morti sono tutti uguali e vanno rispettati, tutti. In centro storico il casino nei weekend non si è mai fermato e nemmeno attutito, non ha mai avuto il minimo riguardo, anche quando all’esterno dei portoni c’erano i manifesti funebri ad indicare un decesso avvenuto in giornata. Mai, fossero morti giovani o anziani.

Per cui abbiamo invece appreso che a Benevento ci sono morti di serie A e di serie B, anche quando non è stato proclamato il lutto cittadino. Ma d’altronde, questa è la città ipocrita in cui prima si è festeggiata la Pasquetta con cibo, balli e canti, e poi ci si è ricordati che alle dieci del mattino era morto Papa Francesco…”.

“Chi avremmo offeso, sventolando qualche bandiera, a piedi o dalle auto? Sono situazioni estemporanee, aggregazioni spontanee, non feste programmate. Nulla di orgiastico o chissà cosa, non cene in piazza o concerti. Sicuramente qualche bimbo e qualche anziano ne avrebbero gioito, invece di essere apostrofati in malo modo da facinorosi. Adesso aspettiamo di vedere se questo lutto verrà osservato anche stasera nei luoghi della movida… altrimenti si paleserà soltanto quale squallido e brutale pretesto per impedire ai soli tifosi del Napoli di festeggiare”, concludono i tifosi del gruppo facebook ‘Il Sannio che tifa Napoli’.





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