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Alessio Tucci, il diciannovenne detenuto per l’uccisione della sua ex fidanzata quattordicenne, Martina Carbonaro, ha rotto il silenzio. Il giovane ha affidato al parroco del penitenziario una lettera indirizzata a Papa Leone XIV, il cui contenuto,come rivelato da Il Mattino e Repubblica Napoli, ruota attorno a un’unica e straziante frase: “Chiedo perdono per quello che ho fatto“. Questo gesto arriva dopo oltre un mese dal suo trasferimento dal carcere di Poggioreale, richiesto dal suo avvocato in considerazione delle difficoltà e dei timori per la sua incolumità manifestati dal ragazzo. Gli inquirenti interpretano questa mossa come una chiara resa da parte di Tucci, dopo il brutale delitto di Martina, avvenuto presumibilmente perché la ragazza intendeva porre fine alla loro relazione.
Nel frattempo, le indagini condotte dalla Procura di Napoli Nord proseguono senza sosta per fare piena luce sulla vicenda. Gli investigatori hanno sequestrato l’iPad di Martina, nella speranza di trovare nuovi indizi che possano aiutare a ricostruire la dinamica degli eventi. Sarà fondamentale determinare se l’omicidio sia stato premeditato e definire ogni singolo dettaglio di quella tragica serata. La ricerca della verità continua, mentre il gesto di Tucci aggiunge un ulteriore, drammatico tassello a una storia già di per sé straziante.
Questo sviluppo potrebbe influenzare il percorso giudiziario di Tucci e gettare nuova luce sulle sue condizioni psicologiche all’interno del carcere. La richiesta di perdono al pontefice, pur non avendo valore legale, sottolinea il peso del rimorso che sembra gravare sul giovane, nel contesto di un crimine che ha profondamente scosso l’opinione pubblica.
