Una nuova fase si apre per il Castello dell’Ettore di Apice. La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il nuovo capitolato per la gestione delle attività di valorizzazione culturale e turistica di uno dei simboli più rappresentativi del paese, restaurato e riaperto al pubblico nel 2016.
Terminato il contratto con la precedente società concessionaria, l’amministrazione ha deciso di rilanciare attraverso un avviso pubblico: il nuovo affidamento avrà una durata iniziale di 5 anni, rinnovabili fino a due volte, e prevede un canone annuo di base pari a 20.000 euro.
Il soggetto selezionato dovrà occuparsi delle manutenzioni ordinarie e degli interventi non strutturali, mentre quelli più rilevanti resteranno a carico del Comune. Fondamentale il rispetto della tutela storico-architettonica dell’edificio: ogni modifica dovrà essere preventivamente autorizzata e coerente con le prescrizioni vigenti.
Il Castello dell’Ettore è location di molti eventi e manifestazioni, al suo interno c’è Museo di Arte Contemporanea, uno di Arte Contadina e una mostra archeologica permanente. Tra le sue mura sono passati personaggi come Federico II, Manfredi di Svevia e Sant’Antonio da Padova. Nel tempo ha cambiato spesso volto: è stato sede del Municipio, di una scuola, di una caserma e anche del Fascio.