Un allarme botulino è scattato in Italia a seguito di tre decessi e numerosi ricoveri, presumibilmente collegati a intossicazioni alimentari. Il primo focolaio è stato identificato a Diamante, una località turistica sulla costa tirrenica cosentina, dove due persone sono morte e oltre 12 sono state ricoverate in prognosi riservata all’ospedale di Cosenza, con due pazienti in condizioni gravi. Il Codacons ha già annunciato che intraprenderà un’azione legale a tutela dei cittadini coinvolti.
La terza vittima è Roberta Pitzalis, una product manager di 38 anni residente a Monserrato, in provincia di Cagliari. La donna aveva accusato i sintomi dell’intossicazione dopo aver consumato salsa guacamole durante la Fiesta Latina, un evento tenutosi a Cagliari dal 22 al 25 luglio 2025. Il ministero della Salute, tramite il dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie, ha immediatamente attivato tutti i protocolli sanitari per le regioni di Calabriae Sardegna.
Il capo dipartimento, Maria Rosaria Campitiello, ha spiegato che l’intervento è stato reso possibile grazie alla “rete capillare della Scorta strategica nazionale antidoti e farmaci (Snaf) e alla collaborazione sinergica di tutti gli enti coinvolti”. L’obiettivo è stato quello di assicurare ai pazienti l’accesso tempestivo ai trattamenti antidotici salvavita, cruciali per contrastare gli effetti dell’intossicazione.