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Angela Celentano: riapre la pista turca, la Procura di Napoli ordina il test del DNA sulla ragazza del video

Angela Celentano: riapre la pista turca, la Procura di Napoli ordina il test del DNA sulla ragazza del video


A quasi trent’anni dalla scomparsa di Angela Celentano, avvenuta il 10 agosto 1996 sul Monte Faito all’età di soli tre anni, si riaccende la speranza sulla cosiddetta “pista turca“. Il tribunale di Napoli, tramite la Gip Federica Colucci, ha disposto una serie di nuovi accertamenti, tra cui un fondamentale test del DNA su una ragazza immortalata in un video girato in Turchia nel 2009. L’obiettivo è verificare se possa trattarsi proprio di Angela, che oggi avrebbe 32 anni. L’iniziativa arriva su richiesta degli avvocati della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino ed Enrica Visconti, che hanno sempre creduto nella rilevanza di questa direzione investigativa.

Il giudice, con la richiesta di nuove indagini, ha inoltre sollecitato il completamento delle disposizioni già indicate in sede di rogatoria internazionale con l’ordinanza del 2022. Ciò include l’audizione di alcuni testimoni, l’identificazione degli utilizzatori di specifiche utenze telefoniche e il riscontro del racconto fornito dalla blogger Vincenza Trentinella. È stata proprio la Trentinella, nel 2009, a dare il via alla pista turca, recandosi sull’isola di Büyükada, al largo di Istanbul, insieme all’avvocato Ferrandino. La blogger ha raccontato di essersi finta cliente di un veterinario locale, Fafhi Bey, ritenuto una figura chiave, e di aver notato due ragazze. Una di queste, incredibilmente somigliante alla versione adulta di Angela, è stata immortalata in una foto divenuta poi un simbolo della pista. Nonostante le precedenti analisi biometriche avessero escluso compatibilità evidenti, l’acquisizione di quella foto per un confronto genetico diretto è ora al centro dell’indagine.

L’autorità giudiziaria ha richiesto anche l’acquisizione della foto di una delle persone con cui la blogger sarebbe entrata in contatto a Büyükada, per procedere al suo riconoscimento. È stato chiesto di ascoltare un farmacista per chiarire l’identità di un altro uomo, con riferimento a una cicatrice indicata dalla blogger, e acquisire una foto di tale cicatrice per identificare colui che è indicato come la persona con cui la ragazza vive. Il Ros ha già ascoltato un avvocato iscritto all’Ordine di Istanbul-Buyukada, con cui l’avvocato Ferrandino e la blogger erano entrati in contatto durante la loro missione sull’isolotto. Il giudice ha richiesto che questo avvocato venga nuovamente sentito per fornire tutti gli elementi in suo possesso utili all’identificazione della ragazza ritratta nel video. Infine, saranno effettuati anche accertamenti anagrafici sulla giovane per “dirimere ogni dubbio sulla sua identità” e, in ultimo, procedere all’accertamento del DNA, un passo decisivo per fare chiarezza su uno dei misteri più dolorosi della cronaca italiana.



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