Un pomeriggio dedicato alla cura del litorale si è trasformato in un inquietante spaccato di degrado sociale al Lido delle Monache a Posillipo. Il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere della I Municipalità Lorenzo Pascucci, insieme a numerosi volontari e bagnanti, si erano recati sull’arenile per proseguire l’opera di pulizia avviata il giorno precedente. Tuttavia, la loro lodevole iniziativa è stata ben presto ostacolata dall’atteggiamento aggressivo di un gruppo di minorenni.
Pochi istanti dopo la distribuzione dei sacchi per la raccolta dei rifiuti, i giovani, con un’età stimata tra i nove e i dodici anni, hanno iniziato a inveire con violenza e arroganza contro i promotori dell’iniziativa e i volontari impegnati nella pulizia. L’escalation verbale ha raggiunto toni minacciosi, con ripetuti gesti espliciti del segno della pistola rivolti al deputato Borrelli, un macabro inno alla criminalità ostentato con inquietante orgoglio da bambini che dovrebbero essere lontani da simili dinamiche. La situazione è ulteriormente degenerata quando una violenta rissa è scoppiata tra due ragazzine presenti sulla spiaggia, sedata a fatica dalla Polizia, intervenuta per identificarle. A rendere ancora più allarmante il quadro, durante le operazioni di pulizia è stato rinvenuto un coltello a serramanico abbandonato sulla sabbia.
“Siamo tornati oggi al Lido delle Monache per terminare la pulizia dell’arenile iniziata ieri e per verificare se i rifiuti raccolti fossero stati portati via,” hanno dichiarato Borrelli e Pascucci, esprimendo il loro sconcerto. “Spiace davvero vedere tanti ragazzini, tra i nove e i 12 anni, già tatuati che hanno insultato con violenza e arroganza l’operato dei volontari esternando al nostro indirizzo, anche con orgoglio, gesti inneggianti alla criminalità come quello della pistola. Parliamo di minori che dovrebbero essere accompagnati dai genitori o da adulti e che non dovrebbero essere lasciati un’intera giornata a far danni girando armati per le spiagge. Non possiamo pagare noi l’incapacità genitoriale degli altri. Servono più controlli delle forze dell’ordine e degli assistenti sociali.” I due esponenti politici hanno ribadito il loro impegno per la tutela delle spiagge libere e per la promozione della legalità e del rispetto nei luoghi pubblici, sottolineando come il diritto all’accesso al mare debba coniugarsi con il dovere di preservare l’ambiente e la tranquillità degli altri bagnanti.