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Afragola, Napoli – Un grido di dolore squarcia il silenzio nel giorno in cui Martina Carbonaro avrebbe compiuto quindici anni. Sua madre, Fiorenza Cossentino, affida ai social tutto il suo strazio: «Oggi avresti compiuto 15 anni figlia, e invece ne avrai 14 per sempre. Vorrei abbracciarti e baciarti. Mi manchi principessa». La giovane, quattordicenne di Afragola, è stata uccisa a sassate lo scorso 26 maggio dal suo ex fidanzato, il diciannovenne Alessio Tucci, a seguito di un rifiuto.
Le indagini hanno rivelato dettagli agghiaccianti sulla dinamica dell’omicidio. Martina avrebbe tentato di difendersistrenuamente: tracce dei capelli di Alessio Tucci sono state ritrovate sotto le sue unghie, e sono stati effettuati test sul masso usato come arma e sulle scarpe del presunto assassino, elementi che confermano la violenza dell’aggressione.
L’avvocato Sergio Pisani, legale della famiglia Carbonaro, denuncia il silenzio assordante e l’assenza di supporto che ha avvolto i genitori di Martina dopo i funerali. «Dopo ogni femminicidio c’è il dolore, ma poi resta solo l’assenza – afferma Pisani – assenza di assistenza, di parole vere. Assenza delle istituzioni, che sfilano il giorno del lutto e poi si voltano dall’altra parte. Martina meritava una vita. I suoi genitori meritano presenza, non l’abbandono». Un appello accorato affinché il dolore di questa famiglia non venga dimenticato e sia da monito per una maggiore attenzione e sostegno alle vittime di violenza.
