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Lorenzo Benedetto alla guida dell’Ordine dei Geologi della Campania – NTR24.TV

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Lunedì 28 aprile si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Campania che rappresenterà la categoria per il quadriennio 2025-2029. Una squadra composta da volti nuovi e conferme, chiamata a rappresentare una professione sempre più centrale nei temi della sicurezza, della gestione del rischio e della tutela del territorio, e promuovere una sempre maggiore collaborazione con istituzioni, cittadini e mondo produttivo.

A guidare il Consiglio sarà Lorenzo Benedetto, funzionario presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissariato Straordinario per gli interventi dell’Isola d’Ischia. Con lui, Sabatino Ciarcia, Professore presso l’Università del Sannio, nel ruolo di Vicepresidente, poi Vincenzo Del Genio come Segretario e Giovanna Cavallaro, Tesoriere. Completano il Consiglio gli eletti Alberto Alfinito, Maurizio Conte, Gennaro D’Agostino, Massimo Danna, Carmine De Cicco, Gennaro Iovino e Dario Somma.

L’elezione è avvenuta a fine marzo con una partecipazione senza precedenti: il 75% degli iscritti ha espresso il proprio voto, un dato che riflette l’ampia fiducia della comunità geologica regionale nei confronti di un programma orientato al rinnovamento, ma ancorato all’esperienza. Quattro i consiglieri confermati, a garanzia di una continuità operativa che affiancherà l’energia delle nuove nomine.

Nel corso della prima seduta, il Presidente Benedetto ha posto l’accento sul clima costruttivo con cui si è aperto il mandato: «Lavoreremo per un Ordine sempre più vicino agli iscritti, capace di ascoltare e di agire, atto a valorizzarne la competenza soprattutto in un contesto in cui la conoscenza del territorio non è più solo una questione tecnica, ma una responsabilità collettiva. Prevenzione, ambiente e sicurezza saranno i nostri assi portanti».
Il Consiglio si propone di intensificare il dialogo con istituzioni, cittadini e sistema produttivo, puntando sulla valorizzazione delle competenze incentivando la cultura geologica, in un’epoca segnata da fragilità ambientali sempre più evidenti. Tra le priorità, anche il potenziamento della formazione e della divulgazione scientifica, con un occhio attento alle giovani generazioni. Un nuovo inizio, dunque, per una professione che guarda al futuro senza dimenticare il proprio ruolo di presidio civile e culturale del territorio.





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