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Martusciello stuzzica Mastella, risponde il figlio Pellegrino

Martusciello stuzzica Mastella, risponde il figlio Pellegrino


“Il centrodestra in queste settimane non sarà la discarica del centrosinistra. Vedo una folla di impresentabili alle porte della coalizione che vorrebbero essere candidati dopo averle trovate chiuse altrove. Mi spiace per loro, ma non sarà così”. Così Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania.

“Ogni segretario regionale ha la responsabilità della propria lista -prosegue – ma ogni lista apparentata e ogni candidato in quella lista deve essere accettato da tutti i segretari. La lista del presidente deve contenere espressioni della società civile e non può essere il lazzaretto dove dare ricovero agli impresentabili di Avellino o Benevento.

Lo dico con franchezza: non ci può essere posto nel centrodestra per Festa, ex sindaco di Avellino, né per il partito di Mastella se intende candidare parenti. Se vogliono candidarsi, lo facciano in Fratelli d’Italia”, conclude.

Non è tardata ad arrivare la replica di Pellegrino Mastella (Noi di Centro), con il figlio del sindaco di Benevento che in una nota risponde così al segretario regionale di Forza Italia: “Per come è stata messa in piedi, in Campania Forza Italia altro non è che la parodia del centro: noi del centro in Italia rappresentiamo la storia, loro al massimo una caricatura. Mai avuta nessuna intenzione di candidarmi con loro, nessuno li ha chiamati, nessuno se li è soffiati.

Per ora la discarica sono loro: ho visto infatti che hanno raccattato a Benevento e altrove come a Caserta, transfughi, ex fedelissimi di De Luca caduti nel dimenticatoio, gente che è stata creata da mio padre per poi girovagare in altre formazioni senza troppo successo, di tutto e di più: a Martusciello nessuno ha chiesto nulla, né a nessun altro. Non ve ne è la minima intenzione. Noi stiamo camminando per la nostra strada, in un dialogo costruttivo e non privo di spirito critico con i nostri alleati del campo largo che vincerà le Regionali campane”, prosegue Pellegrino Mastella. 

“Forza Italia un tempo aveva il linguaggio diretto e intelligente del compianto Cavaliere, oggi qui vedo solo cafoneria e supponenza: da questa classe dirigente ci separa la storia e anche lo stile”, conclude Mastella. 



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