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Napoli, qualità della vita basso: indici sconfortanti per bambini e giovani

Napoli, qualità della vita basso: indici sconfortanti per bambini e giovani


Napoli si conferma ancora una volta tra le città italiane con la più bassa qualità della vita per diverse fasce d’età, secondo le classifiche del Sole 24 Ore. Particolarmente sconfortanti i dati relativi al benessere di bambini (fino a 14 anni) e giovani (fino a 35 anni), con il capoluogo campano che si posiziona al 104° posto su 107 città. Leggermente migliore, ma comunque critico, il benessere degli over 65, dove Napoli “sale” al 91° posto. Le prime posizioni sono dominate dalle città del nord-est, con Lecco, Gorizia e Bolzano in testa per le rispettive fasce d’età.

Il pessimo posizionamento di Napoli è influenzato da numerosi parametri negativi. Tra i più incisivi, la scarsità di verde pubblico attrezzato per i bambini, l’alta percezione di insicurezza, la disoccupazione giovanile (ultima in Italia) e l’ampio divario negli affitti tra centro e periferia per i giovani. Allarmanti anche i dati sulla speranza di vita a 65 anni (ultimo posto) e l’alto consumo di farmaci antidepressivi (quinto posto). Nonostante il quadro generale, spiccano alcuni punti di forza: Napoli si distingue per il tasso di fecondità (9° posto) e l’imprenditorialità giovanile (2° posto).

La situazione di Napoli rispecchia, purtroppo, un andamento negativo che coinvolge anche gli altri capoluoghi campani. Salerno si attesta su posizioni molto basse (91° per i bambini, 98° per i giovani, 81° per gli anziani), così come Caserta (99° per bambini e anziani, 78° per i giovani). Sebbene leggermente meglio, anche Avellino (77° bambini, 56° giovani, 71° anziani) e Benevento (32° giovani, 58° bambini, 86° anziani) non riescono a distinguersi positivamente nel panorama nazionale.



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