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Nel cuore pulsante del Vomero, una farmacia è diventata l’epicentro di una singolare battaglia contro la microcriminalità. La Russo, già bersaglio di due precedenti incursioni, ha accolto i soliti ignoti nella notte del 4 maggio con una sorpresa tutt’altro che gradita: casse esangui e una fitta coltre di nebbia artificiale, generata da un antifurto di ultima generazione. Un benvenuto “fumoso” che ha costretto i maldestri visitatori a una rocambolesca ritirata, lasciando dietro di sé solo il sapore acre della sconfitta
Ma la vicenda non si è esaurita con la fuga precipitosa. Il giorno seguente, la saracinesca della farmacia si è alzata svelando un cartello digitale dal tono inequivocabile. Il dottor Giovanni Russo, con una verve che mescola risentimento e ironia partenopea, ha voluto impartire una lezione memorabile ai suoi indesiderati ospiti. Il messaggio, diretto e senza fronzoli, ripercorreva le precedenti “visite” e svelava la contromossa “cattiva” del farmacista, culminata con l’inattesa nebbia. Un avvertimento chiaro, intriso di amore per la sua Napoli e di ferma opposizione a chi tenta di infangarla con azioni meschine.
La chiusura del dottor Russo è un inno alla resilienza e un affettuoso grido di appartenenza: un avvertimento sibillino sulla prossima “sorpresa” in serbo per i ladri recidivi, unito a un immancabile “Forza Napoli”. La sua reazione, a metà strada tra la burla e la provocazione, si erge a simbolo di una città che non si piega alla prepotenza e che, con astuzia e un pizzico di “cattiveria”, risponde colpo su colpo a chi tenta di violarne l’operosità e l’amore per la propria terra.
