Orrore a Terzigno: accoltella la moglie e si barrica in casa con i figli, salvataggio dopo ore di tensione
Una notte di terrore si è consumata a Terzigno, dove un intervento congiunto di carabinieri e vigili del fuoco ha portato alla risoluzione di una drammatica situazione familiare. Tutto è iniziato quando una 34enne del luogo, in stato di shock e coperta di sangue, si è presentata alla stazione dei carabinieri di Pompei, raccontando di essere appena sfuggita a un brutale accoltellamento da parte del marito nella loro abitazione di via Antonio Segni. La donna è stata immediatamente trasferita d’urgenza all’ospedale di Castellammare di Stabia, dove fortunatamente non sembrerebbe essere in pericolo di vita.
Nel frattempo, l’appartamento della coppia si è trasformato in una fortezza. Il marito, un 40enne con pregressi problemi psichici e che aveva interrotto la sua terapia, si era barricato in casa insieme ai loro due figli di 5 e 8 anni. I carabinieri della sezione radiomobile di Torre Annunziata, i militari della stazione locale e un negoziatore del nucleo investigativo sono giunti sul posto, trovandosi di fronte a un uomo irremovibile, che si rifiutava di aprire la porta. La tensione è cresciuta ora dopo ora, alimentata dal silenzio che proveniva dall’interno, facendo temere per l’incolumità dei bambini. Solo dopo una lunga e delicata negoziazione durata ore, alle 03:53, l’arrivo di un carabiniere che conosceva personalmente l’uomo ha sortito l’effetto sperato, convincendolo finalmente a cedere.
La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori all’interno dell’abitazione era agghiacciante: un lago di sangue sul pavimento testimoniava la violenza dell’aggressione. Fortunatamente, i bambini sono stati trovati illesi, addormentati nella loro cameretta. L’uomo è stato immediatamente trasferito nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Torre del Greco, dove verrà arrestato con l’accusa di tentato omicidio. I minori sono stati affidati a dei parenti. La donna, ancora sotto i ferri, presentava una grave ferita alla nuca, verosimilmente causata da uno spargisale in legno rinvenuto e sequestrato durante il sopralluogo dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Torre Annunziata. Oltre alla profonda ferita alla testa, la vittima aveva il volto tumefatto e numerosi tagli su tutto il corpo, segni di una furia cieca e brutale.