By
Le indagini sull’omicidio di Martina Carbonaro a Caivano si intensificano, con la Procura di Napoli Nord che ha acquisito nuovi e cruciali dettagli. Al centro delle recenti analisi ci sono capelli ritrovati tra le unghie della vittima e un masso insanguinato, ritenuto l’arma del delitto, recuperato nell’edificio abbandonato teatro della tragedia. Le autorità, coadiuvate dai Carabinieri del RIS, stanno procedendo con prelievi e accertamenti meticolosi per ricostruire i terribili momentiche hanno portato alla morte della giovane.
Il masso, un frammento di cemento rinvenuto durante il sopralluogo iniziale, è considerato la probabile arma utilizzata da Alessio Tucci, l’ex fidanzato diciottenne, per colpire Martina alla testa. Accanto al corpo della vittima, occultato sotto mobili e detriti, sono stati trovati anche i suoi occhiali sul pavimento. Gli esami su questo reperto fondamentale e su altri elementi sequestrati sono stati fissati per il 26 giugno presso i laboratori del RIS di Roma, nella speranza di ottenere conferme decisive.
Un particolare di grande rilevanza che emerge dalle indagini riguarda i capelli o peli individuati tra l’indice e il pollice di Martina. Questo indizio suggerisce una disperata reazione da parte della ragazza prima del colpo fatale. Questi reperti biologici, insieme alle scarpe sequestrate a Tucci, saranno oggetto di approfonditi esami per stabilire se vi sia stata una colluttazione diretta tra Martina e il suo aggressore, fornendo elementi essenziali per la ricostruzione dell’ultimo, tragico confronto.
