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Ordine dei Medici e Istituzioni avviano un tavolo tecnico permanente sulla sanità sannita – NTR24.TV

Ordine dei Medici e Istituzioni avviano un tavolo tecnico permanente sulla sanità sannita – NTR24.TV


Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Benevento (organo sussidiario dello Stato) ha organizzato sabato mattina, presso la sede dell’OMCeOdi Benevento, un incontro con i rappresentanti “politico istituzionali” del territorio sannita per dare vita ad un dibattito sulle attuali problematiche legate alla sanità sannita e sul rispetto del diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione,“La sanità pubblica è un bene comune da difendere a ogni costo”.

I temi dell’incontro sono stati: analisi e confronto sulle criticità del sistema sanitario pubblico nazionale e del loro impatto sull’offerta sanitaria del nostro territorio; importanza di una sanità pubblica accessibile, capillare e basata sul principio di prossimità per ridurre le attuali disuguaglianze tra aree urbane e aree interne, soluzioni che possano aumentare l’attrattività, sia per i medici che per i cittadini, della nostra realtà sanitaria: questi i principali temi su cui è avvenuto il confronto. Presenti al tavolo, oltre al Presidente dell’OMCeO Luca Milano ed ai componenti del direttivo, anche il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, ed i consiglieri regionali Erasmo Mortaruolo e Luigi Abbate. Assenti giustificati il Sindaco di Benevento Clemente Mastella ed i deputati Sen. Domenico Matera e l’On. Francesco Maria Rubano.

“La salute è un bene produttivo che va preservato, alimentato e garantito in modo trasversale – ha dichiarato il presidente dell’OMCeO Luca Milano. Noi come Ordine ci impegneremo con tutte le nostre forze per difendere il servizio sanitario pubblico.

Tanti sanniti rinunciano alle cure perché non hanno la possibilità di ricorrere al privato. Questo non lo possiamo permettere perché non si tratta più solo di inefficienza organizzativa, ma si tratta di umanità”.

Al termine di una giornata molto costruttiva – il presidente dell’OMCeO Luca Milano anche a nome del consiglio direttivo e delle istituzioni presenti – ha annunciato con soddisfazione la costituzione di un “Tavolo tecnico permanente” (aderiranno certamente anche gli assenti) al quale saranno invitati a partecipare anche i manager delle aziende sanitarie locali, la classe medica, i rappresentanti sindacali della medicina e della cittadinanza, affinché, con senso di responsabilità, si possano apportare i correttivi necessari per rendere migliore il servizio sanitario del nostro territorio, già penalizzato in quanto area interna della Regione Campania. Altro aspetto fondamentale è quello della ottimizzazione della comunicazione tra medici e cittadini/pazienti. Ognuno, per il proprio ruolo e le proprie competenze, dovrebbe dare il contributo necessario al miglioramento della qualità e sicurezza delle cure per tutti i cittadini sanniti”.

“L’ istituzione di un tavolo permanente presso l’Ordine dei Medici – ha dichiarato il presidente della Provincia Nino Lombardi – protagonista del sistema sanitario provinciale rappresentato dalle istituzione e dai manager, è un utile strumento per confrontarsi sulle criticità della Medicina del territorio e degli Ospedali e per favorire interventi sui piani ospedalieri e del territorio al fine di ottimizzare la qualità delle prestazioni sanitarie a favore dei cittadini nel rispetto del diritto alla salute”.

“E’ stato un incontro importante e fattivo – ha sottolineato il Consigliere regionale Mino Mortaruolo – quello che si è tenuto con l’Ordine dei Medici di Benevento, grazie al puntuale focus che è stato fatto sulle carenze e sulle esigenze sanitarie territoriali. L’istituzione di un tavolo tecnico permanente è uno strumento fondamentale ed efficace per affrontare sin da subito tutte le sfide sanitarie, oltre all’ottimizzazione dello scenario esistente. L’obiettivo è quello di qualificare e rendere efficace tutta la “medicina”, da quella territoriale a quella messa in campo dalle strutture “private – convenzionate”, a quella ospedaliera. Bene ha fatto l’Ordine dei Medici – ha proseguito Mortaruolo – a convocare le Istituzioni che rappresentano il territorio sannita affinchè ognuno dia la propria disponibilità alla risoluzione dei problemi evidenziati”.

“Il SSN a caratterizzazione pubblica – ha dichiarato il consigliere regionale Luigi Abbate – si trova ad affrontare una crisi senza precedenti con il rischio concreto che venga compromessa la sua stessa esistenza. Prima di porsi il problema del finanziamento, la domanda fondamentale per tutti noi dovrebbe essere: il modello attuale di sanità sta o meno tutelando la salute di chi abita il nostro Paese???

A noi sembra che la crisi del SSN consista innanzitutto nella minore tutela della salute delle persone,causata dal modello scelto, e che si riflette sulla speranza e sulla qualità di vita. I gravi problemi che affliggono la sanità penso che derivano dalla perdita della centralità della persona e della tutela della sua salute, quindi, dal progressivo non rispetto dei principi della Costituzione (art.32), in favore della centralità di soggetti portatori di interessi privati che attualmente esercitano un influenza dominante in sanità. Le reali cause della crisi del SSN sono essenzialmente due: “Aziendalizzazione e Privatizzazione”

In generale l’aziendalizzazione ha trasformato la salute in una “merce”riducendo il servizio ad un semplice insieme di prestazioni monetizzabili. I “DRG” – ha aggiunto Abbate – costituiscono esempio più evidente della contabilità aziendalistica in sanità. Lo stesso vale per le tariffe che remunerano le prestazioni ambulatoriali e la diagnostica.

Il passo successivo, intrinsecamente correlato all’aziendalizzazione, è stato quello di cedere via via direttamente alle aziende private le funzioni e le attività precedentemente in mano pubblica. È importante notare che il principale obiettivo di un istituzione sanitaria dovrebbe essere la generazione di salute, soprattutto attraverso la prevenzione primaria, e che, nel momento in cui la sanità diventa orientata al profitto, il risultato è un disastro della salute stessa.

Ci chiediamo come siamo transitati da una condizione di certezza,o quasi, di essere presi in carico da un soggetto pubblico orientato a preservare la nostra salute senza secondi fini, a quella di essere in balia di soggetti che si pongono soprattutto il problema di fatturare il più possibile anche a scapito della nostra salute.

C’è una mancanza di un autentico dibattito su sostenibilità e diritto alla salute. L’assenza della deputazione nazionale al dibattito odierno, giustificato da fantasiosi impedimenti – ha concluso il consigliere Abbate – fotografa l’inerzia delle “istituzioni” preposte ad affrontare il declino e le ragioni delle origine dello sgretolamento della sanità come servizio pubblico.

In sintesi per salvare il nostro SSN e gli ideali della legge n.833 del 1978 è necessario un piano di riforma complessiva del SSN ispirato ai principi: “Pubblico Universalistico e Solidale”. 





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