Questa mattina, presso la Sala Consiliare del Comune di Montesarchio, è stato presentato il progetto “Promuovere opportunità: conciliare il lavoro”. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico “Misure di conciliazione famiglia-lavoro”, è promosso da IRFOM Soc. Coop ETS, in qualità di soggetto capofila, in partenariato con l’Ambito Territoriale B03 e la FP CGIL Benevento.
A presentare gli obiettivi e le attività da mettere in campo: la vicesindaco del Comune di Montesarchio, Morena Cecere, Marilena Coletta, Coordinatrice dell’Ufficio di Piano – Ambito B03, Giuseppe Mauriello, Responsabile di progetto – IRFOM, Domenico Raffa, Segretario provinciale – FP CGIL Benevento.
Obiettivo dell’intervento è favorire un equilibrio sostenibile tra tempi di vita e tempi di lavoro, attraverso azioni concrete a supporto delle donne lavoratrici e/o in cerca di occupazione. “Il logo scelto per il progetto – come ha spiegato Mauriello – è il cubo di rubik, in cui le parole chiave: lavoro, famiglia e diritti, devono trovare un equilibrio e contribuire al benessere della persona, senza dover rinunciare ad un aspetto per favorirne un altro”. Mauriello ha rimarcato che “secondo Eurostat, in Italia, il tasso di occupazione delle donne tra i 20 e i 64 anni è al 55%, mentre la media UE è del 69,3%, in Campania è meno della metà (32.3%). Una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità, indice della difficoltà di conciliare le esigenze di vita con l’attività lavorativa. Secondo uno studio OpenPolis vi è una correlazione tra la scarsa diffusione di asili nido e bassa occupazione femminile”.
I servizi all’infanzia sono moltiplicatori di occupazione femminile, in quanto occupano prevalentemente donne e liberano forza lavoro. La mancata condivisione dei carichi familiari resta uno degli elementi centrali nella distribuzione del lavoro di cura e della conseguente scelta di presentarsi sul mercato del lavoro.
Il progetto si fonda su tre pilastri: 1) voucher per l’acquisto di servizi micro nido per la cura socio-educativa rivolta ai bambini di età compresa tra 0-36 mesi; 2) voucher per l’acquisto di servizi ludoteca e centro estivo per la cura socio-educativa rivolta ai bambini di età compresa tra 3-12 anni”; servizi di orientamento con sportelli dedicati alla genitorialità, alle opportunità, alla promozione dei diritti, favorendo l’ incontro di domanda e offerta di lavoro.
Marilena Coletta, Coordinatrice dell’Ufficio di Piano, ha affermato che l’Ambito metterà in campo tutte le azioni possibili sul territorio per favorire l’ampliamento delle strutture e degli utenti. Sono stati già pubblicati manifestazioni di interesse finalizzati sia alla formazione di elenchi di strutture disponibili all’erogazione dei servizi per l’infanzia, sia per i destinatari dei voucher e che il ruolo dell’Ambito deve essere quello di promuovere opportunità di servizi sul territorio in grado di soddisfare i nuovi bisogni che emergono.
Domenico Raffa, Segretario provinciale – FP CGIL Benevento, ha rimarcato il ruolo del sindacato nell’ambito del progetto per la presenza sul territorio delle sedi territoriali della F.P CGIL, in cui saranno attivati sportelli di orientamento al lavoro. Il sindacato darà inoltre, il suo contributo, per la promozione attraverso forme di contrattazione e di incontri con le aziende, del lavoro flessibile /family friendly in risposta a particolari esigenze familiari.
Gli sportelli sono attivi presso IRFOM e la CGIL di Montesarchio, Airola e Sant’Agata de’ Goti e sono finalizzati a fornire le informazioni e l’orientamento necessario per le donne disoccupate e occupate, a favorire la genitorialità nel senso più ampio.
A concludere i lavori, la vicesindaco Morena Cecere, che ha manifestato la piena disponibilità del Comune di Montesarchio alla realizzazione delle iniziative, perché si viene incontro ai bisogni delle famiglie, alla crescita delle opportunità lavorative e si presta attenzione ai più piccoli con l’incremento di attività di cura socioeducative, ludiche e ricreative sul territorio. Inoltre ha manifestato la disponibilità del Comune a sperimentare forme di lavoro flessibile che facciano da buone prassi per l’obiettivo del progetto.