La CGIL di Benevento desidera esprimere un sentito ringraziamento a tutte le cittadine e i cittadini che, nei giorni 8 e 9 giugno, si sono recati alle urne per esercitare il proprio diritto di voto in occasione dei referendum.
Per quanto ci riguarda – si legge nella nota – la partecipazione alla vita democratica del Paese è un segnale importante e un esempio concreto di democrazia partecipata, dimostrando la volontà di contribuire attivamente al dibattito pubblico su temi fondamentali per il nostro paese.
In questa campagna elettorale abbiamo incrociato migliaia di cittadine e cittadini , lavoratrici, lavoratori, giovani e pensionati, abbiamo ascoltato storie di drammi sul lavoro, le preoccupazioni dei giovani per un futuro lavorativo incerto e precario. Abbiamo condiviso il nostro percorso con tante associazioni e partiti politici sul territorio, molte di questi di estrazione molto distante dalla nostra, ma abbiamo saputo limare le nostre differenze e mettere al centro i problemi reali del paese.
Un ringraziamento particolare a tutte le delegate e delegati che su ogni luogo di lavoro hanno svolto un lavoro di informazione capillare e preciso, molti hanno organizzato tante iniziative e assemblee per approfondire i temi referendari.
Purtroppo, dobbiamo constatare che la maggioranza del paese ha scelto la via dell’astensione. È fondamentale sottolineare come l’astensione non sia mai una scelta neutra; al contrario, essa si configura come una chiara decisione di affossare lo strumento referendario. L’8 e 9 giugno non si è votato per una persona, ma esclusivamente per “qualcosa”: per principi, per diritti, per la possibilità di incidere direttamente sulle scelte legislative. L’alta percentuale di non votanti rappresenta una sconfitta per la democrazia e un impoverimento del dibattito civile, ma al tempo stesso ci dice che una parte importante del paese è stanca e vuole cambiare le cose.
In provincia di Benevento – prosegue la sigla – si sono recati alle urne quasi 60.000 cittadine e cittadini. Partiamo da qui, insieme a tutte le associazioni, ai partiti, ai giovani, ai pensionati che condividono questa battaglia. In poco più di 30 giorni sono sorti 16 comitati referendari su tutto il territorio provinciale.
I circa 14 milioni di voti a livello nazionale e i 60.000 in provincia di Benevento ci danno la spinta per proseguire e non arrenderci e a rafforzare il nostro impegno per un’Italia più giusta, equa e solidale, dove i diritti non devono essere considerati un privilegio e dove non si devono contare 3 morti al giorno sul lavoro”, conclude la Cgil.