“Nell’ apprendere della questione Ambulanze, che impegna buona parte del dibattito politico riportato dalla stampa locale, la Fp Cgil – si legge in una nota – non può non cogliere l’ occasione per mettere in evidenza una serie di problematiche che investono il servizio del Trasporto in Emergenza 118, al netto di ogni polemica e rappresentando esclusivamente la tangibile evidenza di quanto riportato qui di seguito.
Il parco ambulanze – spiega la sigla – è stato da poco completamente rinnovato, pertanto vi sono 12 nuovi mezzi pronti per essere impiegati se solo non vi fossero problemi di natura burocratica inerenti intestazione, concessione e conseguente autorizzazione sanitaria alla circolazione, ma ciò che alla CGIL preme far sapere è lo stallo lavorativo e contrattuale in cui versano i lavoratori e le lavoratrici dipendenti dalle Aziende componenti l’ATS che, peraltro, proprio qualche giorno fa ha perso anche Direttore in seguito alle spontanee dimissioni di quest’ultimo.
Ciò comporta uno stato di abbandono e una sorta di anarchia gestionale da parte delle singole aziende coinvolte, per cui ciascuna organizza e gestisce il servizio sulla base delle proprie capacità, risorse e disponibilità, venendo meno ogni regola contrattuale e normativa a detrimento della unanime gestione del servizio da parte dell’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), essendo venuto meno anche il corpus dei consulenti addetti, e in assenza del consulente unico previsto da ASL, con evidenti e pesanti ricadute in termini di (mancata) erogazione delle ore effettuate in straordinario e organizzazione di quelle ordinarie, per cui i dipendenti si trovano di fronte delle buste paga diverse, a seconda dell’azienda che le emette, con palesi discriminazioni tariffarie e remunerative.
Queste le problematiche aperte e cogenti, per le quali chiediamo un incontro urgente tra le parti, al fine di evitare ancora una volta che la guerra tra cime ricada, come sempre, sulle radici”, conclude il sindacato.