A seguito degli eventi sismici registrati nei giorni scorsi — la scossa di magnitudo 3.6 a Grottolella e quella di 4.0 a Montefredane — l’Amministrazione Comunale di Grottolella, in collaborazione con gli Ordini professionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Geologi e con il supporto della Protezione Civile Regionale, ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza sul tema “Prevenzione e gestione del rischio sismico”.
Al centro dell’iniziativa, i corretti comportamenti da adottare in caso di terremoto e l’importanza della pianificazione dell’emergenza attraverso gli strumenti di Protezione Civile.
Il sindaco Spiniello: “Già attivati controlli sulle scuole”
«Proprio questa mattina — ha dichiarato il sindaco di Grottolella, Antonio Spiniello — è arrivata una nota della Prefettura che invita i sindaci e i commissari prefettizi della provincia di Avellino ad aggiornare i Piani di Protezione Civile e ad attuare misure di prevenzione. Sotto questo aspetto ci eravamo già mossi. L’amministrazione tiene monitorata la situazione in perfetta sintonia con gli organi competenti. Danni agli edifici pubblici, in particolare le scuole, non se ne vedono a prima vista, ma le apparenze a volte ingannano. Per questo avevamo già ottenuto 23 mila euro di finanziamento e stiamo procedendo all’affidamento di una verifica sulle scuole a professionisti qualificati e imprese che possano effettuare carotaggi. Lo facciamo per dovere istituzionale, per verificare soprattutto la scuola elementare e media».
Ing. Acerra: “Il 50% del patrimonio edilizio di Avellino è ancora quello del 1980”

Tra i presenti, l’ingegnere Carmine Acerra, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Avellino: «Stasera rispondiamo alla richiesta del sindaco, vista l’anomalia dell’evento rispetto a quello di 45 anni fa. È risultata una faglia inversa, una compressione a grande profondità, e questo ha limitato i danni. Possiamo rassicurare la comunità? È difficile perché i terremoti non sono prevedibili, e i danni dipendono dal costruito. Da quanto sappiamo dagli uffici, il 50% degli edifici di Avellino città non fu ristrutturato dopo il terremoto del 1980 perché rispose bene al sisma. Ma oggi siamo praticamente come 40 anni fa: serve manutenzione. Il pubblico come il privato. Il Tribunale di Avellino, per esempio, non è adeguato. La Provincia invece sta abbastanza bene. Il Superbonus? Per noi era una misura necessaria ma non sufficiente: andava spalmato nel tempo in maniera strutturale».
Arch. De Maio: “Serve una carta d’identità degli edifici”

L’architetto Vincenzo De Maio, presidente dell’Ordine degli Architetti: «Il patrimonio edilizio non è pessimo dopo il sisma dell’80. Ci sono stati molti interventi sul privato e sul pubblico, quindi la situazione è complessivamente buona. Ma manca una conoscenza specifica di tutti gli edifici: andrebbe fatta una ricognizione, una carta d’identità degli edifici stessi. Superbonus? La sicurezza della casa dovrebbe essere una priorità: non si può aspettare sempre il finanziamento pubblico».
Geometri: “Il Sismabonus doveva essere sfruttato diversamente”
Il presidente dell’Ordine dei Geometri, Antonio Santosuosso, ha aggiunto: «Il costruito dopo l’80 ha risposto bene a queste ultime sollecitazioni. Speriamo non accadano eventi maggiori, ma non sappiamo cosa potrebbe succedere. Si sono perse occasioni negli anni: si è pensato al cappotto termico, ma non sono state fatte diagnosi strutturali accurate».
Geologi: “La prevenzione salva vite, la comunità deve essere informata”

Chiusura affidata al presidente campano dei geologi, Lorenzo Benedetto: «Le ultime scosse hanno generato accelerazioni basse che non hanno causato danni. Ma non possiamo prevedere cosa accadrà. Prevenzione significa conoscere i terremoti e adottare buone pratiche di Protezione Civile: i comportamenti corretti possono fare la differenza tra la vita e la morte. La popolazione deve essere informata e coinvolta nei piani di protezione civile: è fondamentale».

