A volte gli oggetti raccontano storie più di mille parole. È il caso di un curioso quadro che ritrae Antonio Pietrantonio, storico ex sindaco di Benevento recentemente scomparso all’età di 88 anni, accanto a celebri attori del cinema, e che ha compiuto un incredibile viaggio prima di tornare “a casa”.
L’opera, un dipinto di grandi dimensioni dai toni vivaci e quasi cinematografici, era originariamente esposta nel foyer del celebre cinema teatro San Marco di via Traiano, luogo simbolico per i beneventani, crocevia di cultura, spettacolo e incontri cittadini. Il quadro raffigura l’allora sindaco Pietrantonio in compagnia di vari volti noti del grande schermo: un omaggio pop alla contaminazione tra politica, cultura e arte, dove il primo cittadino è rappresentato come ‘ciakista’ e aiuto regista del grande Federico Fellini.
Quando il San Marco chiuse i battenti, la tela scomparve misteriosamente. Nessuno sembrava più sapere dove fosse finita, fino a quando non riapparve in un negozio dell’usato di Rione Ferrovia, quasi dimenticata. Ma la sua storia non finisce lì: il quadro fu acquistato da un’attività commerciale in Molise, dove rimase per qualche tempo, lontano dalla città che lo aveva ispirato.
Il colpo di scena arriva con un gesto di sensibilità e memoria: il centro commerciale “I Sanniti” di Benevento decide di riportare l’opera in città, acquistandola e donandola nuovamente alla comunità sannita. Ora, il quadro è esposto proprio all’interno del centro commerciale, in uno spazio che richiama la vocazione culturale della città, un luogo di passaggio che diventa anche un angolo di memoria collettiva.
Un ritorno simbolico, che non è solo un tributo a Pietrantonio – figura centrale nella storia politica recente di Benevento – ma anche un richiamo al legame profondo tra la città e il suo patrimonio, anche quello apparentemente più effimero come un quadro dimenticato.
Oggi, quel dipinto è tornato a essere un frammento visibile della storia beneventana, una curiosità che unisce nostalgia, cultura pop e senso civico. Un modo insolito, ma sincero, per ricordare anche un uomo che ha segnato un’epoca.