La paventata chiusura dello stabilimento Hanon Systems di Benevento, situato in Contrada Olivola, sta suscitando grande preoccupazione tra i lavoratori, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali. La decisione della multinazionale coreana di cessare le attività entro il 25 maggio 2025 rischia di rappresentare un duro colpo per l’economia sannita. Per questo motivo, sia a livello nazionale che regionale, sono state presentate interrogazioni per chiedere l’intervento del Governo e della Regione Campania al fine di scongiurare la chiusura dello stabilimento e tutelare i posti di lavoro.
A livello parlamentare, il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione a risposta orale rivolta al Ministro delle Imprese e del Made in Italy e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’iniziativa, promossa e condivisa dalla Segreteria Provinciale e cittadina del PD di Benevento insieme ai consiglieri comunali del partito, evidenzia la gravità della situazione.
Nel documento, Misiani sottolinea che lo stabilimento di Benevento, ex Magna Powertrain, impiega attualmente 67 lavoratori e ha rappresentato per anni un’importante realtà industriale nel settore della metalmeccanica. La decisione della Hanon Systems di chiudere il sito è stata comunicata in un incontro presso Confindustria Benevento, con la motivazione di un’insufficiente produttività dovuta all’obsolescenza dei macchinari e alla struttura logistica inadeguata.
Nonostante gli sforzi dei lavoratori e le proposte sindacali per una riconversione industriale, la proprietà si è mostrata irremovibile. I sindacati hanno evidenziato come, dal 2019, il sito abbia mantenuto alti livelli di efficienza nonostante la mancanza di investimenti da parte del gruppo coreano. Dal 10 febbraio 2025, inoltre, i lavoratori hanno avviato un presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento.
Alla luce di queste criticità, Misiani ha chiesto al Governo quali iniziative urgenti intenda adottare per garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro, nonché l’attivazione immediata di un Tavolo di crisi presso il Ministero con la partecipazione dell’azienda, dei sindacati e delle istituzioni locali per definire un piano di rilancio dello stabilimento.
Anche a livello regionale si sta cercando di intervenire. Il consigliere regionale Gino Abbate ha annunciato la presentazione di un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale della Campania per portare la questione all’attenzione del Consiglio Regionale.
Abbate ha sottolineato l’importanza strategica dello stabilimento per il tessuto economico locale e ha evidenziato come la chiusura dell’impianto non rappresenterebbe solo un dramma per i lavoratori e le loro famiglie, ma aggraverebbe ulteriormente la già difficile situazione economica e industriale del Sannio. Per questo motivo, ha chiesto alla Regione di attivarsi per scongiurare la chiusura dello stabilimento, supportando anche una possibile riconversione industriale.
Il consigliere regionale ha inoltre sollecitato il Presidente della Giunta a chiedere al Governo nazionale l’istituzione di un Tavolo di crisi presso il Ministero delle Imprese e del Ministero del Lavoro, in modo da coordinare interventi mirati per salvare il sito produttivo.