La terra nel cuore dei Campi Flegrei continua a inquietare. Come ribadito più volte dagli esperti dell’INGV, il fenomeno di sollevamento del suolo e la potente emissione di gas non accennano a diminuire. Le ultime rilevazioni parlano di ben 5mila tonnellate giornaliere di gas, un parametro elevatissimo che testimonia l’ingente energia sprigionata da questa perdurante crisi. A ciò si aggiunge una costante deformazione del terreno di circa 1,5 centimetri al mese. Proprio la relativa quiete degli ultimi tempi potrebbe aver innescato l’evento che ha scosso la giornata odierna, sebbene l’accelerazione sia stata, fortunatamente, contenuta, come ha precisato il direttore dell’INGV Mauro Di Vito.
La fragilità del territorio si è manifestata in maniera concreta con il crollo parziale di una palazzina abbandonata su via Campana. Segnalazioni sui social media hanno subito diffuso la notizia dell’edificio disabitato, alleviando il timore di possibili vittime. Questo episodio, unito al persistere dell’attività vulcanica, mantiene alta l’attenzione sulla necessità di prevenzione. Il direttore Di Vito ha sottolineato l’importanza di comportamenti corretti da parte della popolazione e della segnalazione di eventuali danni strutturali agli edifici. Inoltre, sono state evidenziate alcune frane da crollo lungo i costoni, rendendo imprescindibili i continui controlli sul territorio.
In risposta all’intensificarsi degli eventi, con le scosse telluriche avvertite nella mattinata, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha immediatamente attivato il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) presso il Palazzo di Governo. L’obiettivo è monitorare costantemente la situazione e coordinare eventuali interventi necessari. Un punto stampa è stato convocato per le ore 15:30, durante il quale verranno forniti aggiornamenti ufficiali sull’evoluzione della crisi e sulle misure intraprese per garantire la sicurezza della popolazione residente nell’area interessata.