Un quadro raccapricciante emerge dalle indagini sull’omicidio della quattordicenne Martina Carbonaro, il cui corpo senza vita è stato ritrovato ad Afragola. Secondo quanto ricostruito, l’ex fidanzato della giovane, il diciannovenne Alessio Tucci, avrebbe agito con una ferocia inaudita e una lucida determinazione nell’occultare il suo terribile gesto.
Dopo averla brutalmente aggredita e lasciata agonizzante con il cranio fracassato e il volto insanguinato, Tucci avrebbe messo in atto una cinica e macabra messinscena. Invece di soccorrere la ragazza ancora in vita, l’avrebbe coperta con rifiuti e detriti di cemento, seppellendola di fatto sotto un vecchio armadio rovesciato, trasformandolo in una sorta di sepolcro improvvisato.
Una volta compiuto l’orrore, il giovane si sarebbe dato alla fuga, tornando a casa dove si sarebbe docciato e avrebbe chiesto alla madre di lavare i suoi indumenti, presumibilmente macchiati del sangue della vittima. Nelle ore successive, avrebbe persino finto di partecipare attivamente alle ricerche di Martina, la ragazza che lui stesso aveva barbaramente ucciso poche ore prima. L’incubo si è materializzato nella notte, quando il corpo della studentessa è stato scoperto sotto un cumulo di immondizia in un immobile fatiscente adiacente al vecchio stadio Moccia. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: a uccidere Martina è stato Alessio Tucci, il suo ex fidanzato, con il quale la quattordicenne aveva interrotto una relazione di due anni solo un paio di settimane prima.